È difficile non sentirsi preoccupati di fronte alla possibilità di poter incarcerare i minori di 14 anni. Quando un politico, come Salvini, afferma che un ragazzino dovrebbe essere sottoposto alla stessa pena di un adulto di 50 anni, sta equiparando un adolescente a una persona adulta.
Cosa ci dice la scienza.
La neuroscienza ci insegna che la maturità e la capacità di ragionamento astratto negli adolescenti sono ancora in fase di sviluppo, principalmente a causa dello sviluppo continuo della corteccia frontale del cervello. Questa scoperta scientifica suggerisce che il cervello degli adolescenti è in continua evoluzione, il che influisce sulla loro capacità di prendere decisioni. Chiunque di noi ricorda bene cosa significa essere un adolescente.
Ma ciò non significa che i giovani debbano sfuggire alle conseguenze delle loro azioni. Se vengono giudicati socialmente pericolosi, è possibile applicare misure di sicurezza come l'istituto della libertà vigilata o misure comunitarie. Questo è il modo in cui un Paese civile dovrebbe gestire la questione.
L'inasprimento delle pene e la possibilità di incarcerare i minori di 14 anni, quindi abbassare l'età di imputabilità, è pericoloso.
Sappiamo che, se non si affronta il problema in maniera più approfondita, la violenza non si esaurirà. E continueremo a rispondere con l'inasprimento delle leggi, finché non ci accorgeremo che dovremmo concentrarci su un sistema legale che aiuti questi giovani anziché relegarli dietro le sbarre. Dovremmo preoccuparci di loro mentre sono in carcere.
Damiano Aliprandi
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