Non poteva mancare il PD che evoca subito la commissione antimafia (figurati, c'è il grillino esaltato Morra che non vedeva l'ora) per verificare i provvedimenti della magistratura di sorveglianza in merito ai domiciliari nei confronti di alcuni reclusi al 41 bis.

Dicono che questi provvedimenti sono in contrasto con il 41 bis. In base a cosa lo dicono? Anche la Cedu quando si è espressa su Provenzano, ha sentenziato che il diritto alla salute va tutelato e ha rinvenuto la violazione dell’art. 3.
Bonura ha quasi 80 anni, ha subito un cancro al colon, sottoposto a cicli di chemioterapia e ha nuovamente i marker tumorali alti. Gli mancano meno di nove mesi al fine pena. Non c'entra nulla il Cura Italia, qui si tratta di incompatibilità con il carcere per evidenti motivi gravi di salute, ancora più compromessi con l'emergenza covid 19.
Il Pd, costola dei grillini, di tutto questo se ne sbatte e preferisce cavalcare l'indignazione popolare creata ad arte da l'Espresso e il Fatto che non aspettavano altro di poter speculare e approfittare dell'ignoranza popolare su come funziona uno Stato di Diritto.
Questa è la vera barbarie.
Siamo sempre lì. Alle dietrologie che stravolgono la verità oggettiva dei fatti. Punto primo. Nessun decreto governativo ha facilitato la liberazione di chi si è o si sarebbe macchiato di mafia. Punto secondo. Parliamo di provvedimenti a firma di magistrati, indipendenti dal potere politico e soprattutto da quello esecutivo. Sono scelte individuali, si valuta lo stato di salute e tanti altri fattori. L’unico punto di riferimento è il Diritto. I retropensieri offuscano la ragione e molto spesso, purtroppo, non si fermano solo in alcuni giornali ma si concretizzano anche in alcune aule di tribunale.
Damiano Aliprandi
Dicono che questi provvedimenti sono in contrasto con il 41 bis. In base a cosa lo dicono? Anche la Cedu quando si è espressa su Provenzano, ha sentenziato che il diritto alla salute va tutelato e ha rinvenuto la violazione dell’art. 3.
Bonura ha quasi 80 anni, ha subito un cancro al colon, sottoposto a cicli di chemioterapia e ha nuovamente i marker tumorali alti. Gli mancano meno di nove mesi al fine pena. Non c'entra nulla il Cura Italia, qui si tratta di incompatibilità con il carcere per evidenti motivi gravi di salute, ancora più compromessi con l'emergenza covid 19.
Il Pd, costola dei grillini, di tutto questo se ne sbatte e preferisce cavalcare l'indignazione popolare creata ad arte da l'Espresso e il Fatto che non aspettavano altro di poter speculare e approfittare dell'ignoranza popolare su come funziona uno Stato di Diritto.
Questa è la vera barbarie.
Siamo sempre lì. Alle dietrologie che stravolgono la verità oggettiva dei fatti. Punto primo. Nessun decreto governativo ha facilitato la liberazione di chi si è o si sarebbe macchiato di mafia. Punto secondo. Parliamo di provvedimenti a firma di magistrati, indipendenti dal potere politico e soprattutto da quello esecutivo. Sono scelte individuali, si valuta lo stato di salute e tanti altri fattori. L’unico punto di riferimento è il Diritto. I retropensieri offuscano la ragione e molto spesso, purtroppo, non si fermano solo in alcuni giornali ma si concretizzano anche in alcune aule di tribunale.
Damiano Aliprandi
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