Finita l'emergenza Covid 19 non andrà tutto bene e nemmeno saremo migliori quando tutto sarà finito.

Il numero delle morti è ancora esorbitante, alcuni giornali (leggasi la storia della falsa gita fuori porta di Roma) non verificano le notizie per avere qualche click in più, esacerbando l'animo delatore del popolo italico.
Il governo comincia a prenderci gusto con i Dpcm e chissà se dopo smetterà. D'altronde è facile escogitare ben altre emergenze e noi, si sa, siamo storicamente abili in questo.
La gestione dell'epidemia all'interno delle carceri diventa ancora più scellerata non solo per non aver inciso sulla riduzione della popolazione penitenziari, ma anche per il fatto che continuano ad effettuare trasferimenti da un carcere all'altro diffondendo il virus.
A proposito, sempre sul discorso delle carceri trovo davvero curioso che ora se ne stiano occupando ( penso alla compagna di Mentana) certi colleghi quando non solo non gliene è fregato nulla fino a ieri, ma - in mancanza delle basi e un po' per forma mentis - sposano l'arcaica tesi che in futuro si dovranno costruire nuovi penitenziari per evitare il sovraffollamento. Stendiamo un velo pietoso.
No, non andrà tutto bene. Il virus - a differenza delle strampalate teorie che ho letto - non ha messo in discussione un bel nulla. Il virus è soltanto un virus. Mentre l'emergenza, soprattutto da noi, non fa altro che rafforzare la visione da Stato Etico che è la base ideologica di chi ci sta governando.
No, non saremo migliori dopo la pandemia. Saremo solo un po' più rincitrulliti di prima.
Damiano Aliprandi
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